Mastoplastica additiva
Mastoplastica additiva, aumento del seno. Dr. Gianfranco Bernabei chirurgo plastico a Milano
A chi è adatta?
L’intervento di Mastoplastica additiva è adatto a chi presenta una o più delle seguenti condizioni:
- mammelle di piccole dimensioni per scarso sviluppo
- mammelle con volume insoddisfacente
- mammelle che hanno perso volume e consistenza seguito dell’allattamento
- mammelle asimmetriche (una più grande dell’altra)
- mammelle “prosciugate” dl trascorrere del tempo
Come avviene l’intervento
L’incisione chirurgica è piccola e ben nascosta:
- nel solco mammario (posizione ideale)
- nel cavo ascellare
- sul margine inferiore dell’areola
- I tipi di protesi di silicone:
- superficie liscia
- superficie testurizzata
- superficie ricoperta di spugna in poliuretano
- esistono molte forme (rotonde, anatomiche, alto o basso profilo) e dimensioni fra cui scegliere la protesi
- ritenuta più idonea al caso
La scelta dell’impianto migliore
Viene decisa, caso per caso, insieme alla paziente durante gli incontri preoperatori
L’anestesia:
anestesia locale con sedazione o anestesia generale
Durata dell’intervento:
- dai 45 ai 90 minuti
- dopo l’intervento la paziente resta in clinica per qualche ora e viene dimessa il giorno stesso
I risultati
L’aspetto finale è estremamente naturale:
- si raggiunge il volume desiderato con il riempimento della parte alta delle mammelle
- si può evitare di indossare il reggiseno già dopo 30 giorni
- maggiore libertà di scelta nell’abbigliamento
- accresciuta sensazione di benessere e rinnovata fiducia nel proprio aspetto
Le possibili complicazioni
La mastoplastica additiva è oggi un intervento molto sicuro. Con il tempo, intorno alla protesi può talvolta formarsi una “capsula” che tende a indurire il seno. La protesi è sottoposta a “invecchiamento”; anche se alcuni ne consigliano prudenzialmente la sostituzione ogni 10 anni, è dimostrato che le più affidabili resistono anche il doppio. Si raccomanda di sottoporsi periodicamente a mammografia ed ecografia.
Nella letteratura medica scientifica sono stati segnalati dei rari casi di linfoma BIA-ALCL ad insorgenza nei tessuti circostanti alla protesi mammaria. Il Ministero della Salute Italiano nel suo comunicato del 4-4-2019 basato su un parere del Consiglio Superiore di Sanità ha dichiarato che “è una rara forma di neoplasia a prognosi favorevole se diagnosticato precocemente” e che “l’incidenza in Italia è di 3 casi su 100.000 pazienti con protesi”