La chirurgia dolce della ”gobba” del naso

Pubblicato da marcello il

Rinoplastica dolce: la rinoplastica estetica, che serve a migliorare l’aspetto del naso (è un organo, non dimentichiamolo!) senza modificarne la funzionalità, è adatta a migliorare la forma del naso che presenta una “gobba” (gibbo), o per ridimensionare un naso sproporzionato rispetto al resto del volto.

Naturalmente, un intervento di Rinoplastica dolce eseguito a regola d’arte non altera la fisionomia del viso e la naturalezza dell’espressione, perché rispetta l’armonia di tutti i piani del volto e adatta il risultato operatorio all’aspetto del paziente.

Oggi è disponibile una particolare tecnica chirurgica, da me perfezionata dopo anni di esperienza, che rende questo intervento molto più dolce che in passato: parliamo della tecnica “let-down”, meno invasiva rispetto ai metodi classici ma capace di garantire risultati rispettosi anche della funzionalità del naso, che una rinoplastica eseguita correttamente non dovrebbe mai compromettere.

La tecnica “let-down” (dall’inglese “to let down”, abbassare), è meno traumatica perché prevede scollamenti meno estesi dei tessuti, e incisioni molto più contenute.

In sostanza, il rimpicciolimento del naso non si ottiene con lo scalpello sul dorso osseo, ma si abbassa tutta la struttura dalla base, e dall’interno.

Meno traumatizzata, la struttura nasale manerrà inalterata la circolazione sanguigna e linfatica, con evidenti benefici: il recupero postoperatorio è più veloce, i disagi solitamente legati alla rinoplastica sono molto più contenuti.

Come spesso avviene in ambito chirurgico, le tecniche più dolci sono anche le più complesse sotto il profilo tecnico, e la “let-down”, in particolare, richiede una grande esperienza chirurgica.

La rinoplastica dolce con tecnica “let-down” è indicata per ridisegnare il profilo anche quando la correzione da apportare è minima, perché allontana il rischio di ipercorrezione (naso “insellato” o esageratamente stretto).

É inoltre la tecnica ideale quando la pelle del naso è molto sottile, e potrebbe quindi far trasparire le modifiche eseguite internamente e piccole eventuali irregolarità della correzione ossea del dorso nasale.

Non è invece consigliabile in caso di reintervento, quando cioè il naso è già stato operato, oppure nel caso di grandi deviazioni ossee e negli esiti post-traumatici.

L’intervento
L’intervento dura poco più di un’ora ed è preferibile eseguirlo in anestesia generale, che offre maggior sicurezza per il paziente. Quasi sempre, nonostante l’anestesia generale, è possibile tornare a casa dopo qualche ora di osservazione (day hospital).

  • Il vantaggio della tecnica “let-down” rispetto a quella tradizionale è rappresentato in primo luogo dalla naturalezza del risultato: il dorso del naso e il profilo non fanno infatti in alcun modo trasparire i segni di una rinoplastica.
  • Si tratta di una tecnica chiusa, per cui si interviene dall’interno del naso senza lasciare cicatrici esterne. Si eseguono due incisioni dentro le narici e da queste si introducono gli strumenti da chirurgia endoscopica, molto piccoli e sottili, con cui si eseguono le correzioni necessarie.
  • Al contrario della tecnica tradizionale non viene toccato il “tetto” del naso: la riduzione e l’abbassamento di tutta la piramide o della porzione interessata avviene con modifiche della parte sottostante della struttura.
  • La punta del naso viene modificata e rimodellata nella forma, grandezza e proiezione agendo sulle cartilagini, per garantire che il risultato complessivo dell’intervento sia armonioso e naturale.
  • Durante l’intervento estetico, quando fosse richiesto, può essere eseguita anche qualche correzione funzionale (setto e turbinati) per migliorare la respirazione.

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